Teolo
Il territorio viene organizzato dall’impero romano con importanti interventi, mentre dal XI sec i vescovi padovani vi edificano un proprio distretto con baricentro a Rocca Pendice. Sulla sua cima si trovano i ruderi di Castello del Pendice, eretto per volontà di comunità libere associate fra loro, i cosiddetti “comitati”. Durante il corso dei secoli Rocca Pendice subisce moltissime trasformazioni: nel 1161 viene ceduta dal Vescovo di Padova a Federico Barbarossa, dal 1300 viene fortificata dalla potente famiglia dei Carraresi, nel 1405 sotto la dominazione della Serenissima Repubblica diviene un terribile carcere per trasformarsi nel 1605 in residenza di villeggiatura della famiglia Dondi dell’Orologio ed essere poi lasciata andare in rovina fino ai primi del 1900. Durante il dominio veneziano a Teolo diviene sede di una delle due vicarie dei Colli Euganei e nel XVI sec si costruisce il Palazzetto dei Vicari in cui Alessandro Capodivacca nel 1543 installa un particolare orologio. Ora è sede dell’interessante Museo di Arte Contemporanea dedicato al filosofo e critico d’arte Dino Formaggio. Di suggestiva bellezza si rivelano la Pieve di Santa Giustina di impianto trecentesco, il Santuario del Monte della Madonna attivo sin dal 1263 e l’Oratorio di Sant’Antonio Abate, mentre nella Chiesa di San Biagio a Castelnuovo è custodito il Martirio di San Biagio, opera cinquecentesca di un pittore veneziano. Nei primi del ‘900 Teolo, grazie all’armonia e alla tranquillità dei suoi declivi, diviene una località di villeggiatura molto ambita: si costruiscono ville e abitazioni dai gusti architettonici più eclettici ed alla moda e si dà inizio alla creazione della tramvia che collegava Padova e Villa. Teolo si mostra come un luogo privilegiato, una terrazza del cielo da cui è possibile percepire ed afferrare tutta la bellezza dei Colli Euganei.
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