curiosità stroriche padovane  1°

SANT’ANTONIO

Fernando Martins de Bulhões nasce a Lisbona (Portogallo) nel 1195
Frequenta  la scuola della cattedrale  della città (1202-1210). Alla fine di questo ciclo scolastico entra nell’ordine dei Canonici regolari di sant’Agostino prima nel monastero di San Vincenzo di Lisbona (1210-1212) e poi in quello di Santa Croce di Coimbra (1212-1220). Dove riceve una completa formazione religiosa e teologica. Nel 1220 fu sacerdote a Coimbra.

Una crisi lo spinse a passare all’Ordine francescano: fu quando la chiesa del suo monastero accolse le reliquie dei cinque missionari francescani martirizzati nel Marocco. Indossato l’abito francescano e mutato il nome di Fernando in quello di Antonio, dopo breve preparazione nell’eremo dell’Olivares, vicino a Lisbona (estate-autunno 1220), fece la professione religiosa e partì missionario per il Marocco, ma subito una strana malattia spezzò il suo sogno (dicembre 1220-marzo 1221). La nave del ritorno, sospinta da venti contrari, anziché in Spagna andò a gettare l’ancora in un porto della Sicilia.

Nel convento francescano di Messina fu informato del Capitolo generale dei francescani, che avrebbe avuto luogo ad Assisi nella Pentecoste di quel 1221. Antonio vi partecipò, vide san Francesco, ma non si fece conoscere.

Frate Graziano, ministro provinciale della Romagna, condusse con sé lo sprovveduto fraticello, perché celebrasse la Santa Messa ai frati del romitorio di Montepaolo (giugno 1221 - 24 settembre 1222). Il 24 settembre 1222, in occasione di un’ordinazione sacerdotale celebrata a Forlí, dovette per obbedienza tenere un discorso. Da qnizia la sua grande epopea di predicatore.

Predicò nell’Italia settentrionale e nella Francia meridionale. Dapprima fu questo il suo compito principale (24 settembre 1222 - autunno 1224). Insegnò poi Teologia ai frati minori nelle scuole di Bologna e di Montpellier (autunno 1224 - giugno 1226). In seguito fu custode della provincia di Limoges e poi ministro provinciale della provincia di Romagna, che si estendeva allora anche a tutta l’Italia settentrionale.

 Fondò numerosi conventi, poi sfatto dalle fatiche e dall’idropisia, nel luglio del 1230 ottenne d’essere liberato da ogni incarico e di ritirarsi a Padova nel convento di Santa Maria Madre del Signore ( luogo dove oggi sorge la basilica del Santo) : (agosto 1230 - 13 giugno 1231). A Padova scrisse i Sermoni domenicali e festivi, unica opera certamente di sant’Antonio. Fece  il tentativo di domare quella belva feroce che fu Ezzelino III da Romano e predicò il quaresimale quotidiano peregrinante nelle chiese della città.

Sant'Antonio passò le ultime settimane di vita a Camposampiero. Dopo il sereno tramonto avvenuto il 13 giugno 1231 presso il piccolo convento dell’Arcella alla fine del viaggio che doveva portarlo a Padova, il suo corpo per espressa sua volontà restò a Padova  dove, subito dopo la sua morte  furono registrati molti fenomeni miracolosi sulla sua tomba. Le varie componenti della cittadinanza di Padova (comune, vescovo, professori dell'Università, ordini religiosi e popolo) chiesero congiuntamente di innalzare Antonio all'onore degli altari. Il processo canonico si svolse in tempi molto brevi: nella cattedrale di Spoleto il 30 maggio 1232 il papa Gregorio IX lo nominò santo. Quindi, ad un anno dalla morte del santo, si decise di porre mano alla chiesetta di santa Maria e di erigerne una nuova, proporzionata all'esigenza di ricevere ed ospitare i gruppi di pellegrini; l'antica chiesetta formò il nucleo da cui partì la costruzione della basilica e tuttora è inglobata come cappella della Madonna Mora. Il 16 gennaio 1946, papa Pio XII lo proclamò “Dottore della Chiesa” col titolo di “evangelico”.

LUOGHI ANTONIANI
Il Santuario del Noce, risalente alla prima metà del sec XV. venne edificato sul luogo dove sorgeva l’albero di noce dal quale il Santo predicava alle umili genti di campagna. E’ uno dei santuari artisticamente più interessanti della provincia di Padova. Ampliato in tre momenti successivi, venne arricchito nella seconda metà del sec. XV da un ciclo di affreschi di Girolamo Tessari, detto Del Santo, che raffigura i più importanti miracoli di Sant'Antonio, di alcuni dei quali costituisce l’unica testimonianza iconografica.

Chiesa di San Giovanni Battista, la primitiva chiesa di San Giovanni sorse in epoca antecedente al castello fatta ricostruire da Gregorio Camposampiero che, tra il 1426 e il 1431 (quindi già in epoca di dominio veneziano)


 

 

PDF
 
TORNA TORNA