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VILLA DUODO VALIER
MONSELICE


A metà costa del Colle della Rocca di Monselice è collocato il complesso architettonico denominato Villa Duodo, costruito dalla nobile famiglia veneziana Duodo sulla base dell’antico castello detto di San Giorgio. A destra, l’ala più antica risale al 1593 ed è opera dell’architetto Vincenzo Scamozzi. La parte frontale, aggiunta nel 1740 su progetto dell'architetto Andrea Tirali, è la più recente. A sinistra del complesso si sviluppa l’esedra dedicata a S. Francesco Saverio, una grande scalinata in pietra del 1600.

La villa, visitabile solo esternamente, è preceduta dal percorso delle Sette Chiese. 
Il santuario giubilare, progettato dallo Scamozzi su commissione dei conti Duodo nella prima metà del ‘600, è formato da 6 cappelle allineate lungo il colle, e da una settima chiesa, San Giorgio, che chiude idealmente il percorso devozionale sulla spianata della villa.

E' opera di Pietro Duodo la 'via romana' con le sei cappelle. Nel Luglio 1605 Pietro è a Roma, e ottiene da Paolo V la licenza di edificare la chiesa, sotto il titolo di San Giorgio Martire, e sei cappelle. Ai pellegrini che le visitassero vengono concesse le stesse indulgenze accordate a chi si recava in preghiera alle sette basiliche maggiori di Roma (S. Maria Maggiore, S. Giovanni in Laterano, S. Croce in Gerusalemme, S. Lorenzo fuori le mura, S. Sebastiano, S. Paolo e S. Pietro). La sesta cappella venne co-intitolata ai ss. Pietro e Paolo. Nel 1615 sono già ultimate. Si ritiene che Pietro Duodo abbia chiesto all'architetto Vincenzo Dotto di modificare il progetto scamozziano per le chiesette. 

Dopo la costruzione, il maestro veneziano Palma il Giovane realizza il ciclo delle sei pale dedicate a L'Assunta, Sant'Elena, San Lorenzo, San Giovanni Battista, San Sebastiano e i Santi Pietro e Paolo, sistemate all'interno delle sei cappelle.

Alvise Duodo interviene con lavori di arredi interni ed esterni. Definisce e completa l'esedra dedicata a San Francesco d'Assisi. Nel 1651 ottiene inoltre da Innocenzo X che dalla chiesa romana di Tor de' Specchi si traslocassero nella chiesa di S. Giorgio i corpi di tre Santi Martiri e numerose reliquie. Per l'occasione viene innalzato un piccolo campanile con orologio (sulla campana è incisa la data 1671), inserito un nuovo altare, forse quello attuale, opera della bottega dei Corberelli. Viene anche eretto l'arco d'ingresso alla "via romana", la Porta Romana, e il "memorial" dei Duodo.

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