Due sono le ipotesi sul toponimo; secondo la prima deriva dall’onomastico germanico Gunzo, la seconda lo trae da un’antica misura della decuma romana, UNCIA. Abitata probabilmente prima dell’espansione romana, è citata per la prima volta in un documento del 999. Intorno all’anno Mille diviene importante la famiglia dei Vigonza, i cui discendenti ricopriranno cariche importanti anche a Belluno, Padova, Treviso, e Vicenza. Nel XII secolo i benedettini operano grandi opere di disboscamento e di bonifica; i monaci rimangono punto di riferimento per il territorio fino al 1155. È teatro delle guerre di Ezzelino III da Romano, dei Carraresi e di Venezia, in modo particolare durante la Lega di Cambrai. Dopo la caduta della Serenissima, subisce il dominio napoleonico e quindi la dura reggenza austriaca, per seguire le sorti dell’intera regione con l’annessione al Regno d’Italia. La parrocchiale, intitolata a Santa Margherita, è antecedente al 1155 e ha subito diversi interventi e rifacimenti. Nel XIX secolo su disegno di Jappelli la chiesa assume pianta circolare, ma successivi restauri ne hanno cancellato le tracce; la facciata è stata distrutta da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale. Al suo interno: l’altare maggiore con marmi policromi sormontato dalla pala raffigurante Santa Margherita, attribuita a Palma il Giovane; un Crocifisso ligneo del XV secolo e un affresco del 1474 opera di Andrea da Murano. Il campanile è stato costruito tra il 1453 e il 1520. Villa Arrigoni è oggi sede municipale.
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