La lotta tra tori, Taurilia, organizzata da Anterone in ringraziamento agli Dei potrebbe essere l’origine del toponimo di Torreglia, mentre altre leggende legherebbero il nome al termine medioevale Turrilia, in riferimento alle numerose torri che sorgevano nella zona dopo la caduta dell’Impero Romano per difendersi dalle incursioni barbariche. La frazione di Luvigliano deve il suo nome al lupo, non raro nei Colli Euganei durante il Medioevo. Reperti archeologici datato i primi insediamenti al periodo Neolitico, mentre solo in epoca romana la zona verrà abitata stabilmente. Il territorio di Torreglia si contraddistingue per i numerosi corsi d’acqua, che fin dall’epoca latina alimentava l’acquedotto romano di Montegrotto Terme, ed in età medioevale contribuisce al funzionamento del più importante impianto molitorio della zona. Nel XIII sec., nella zona si situano i Monaci Benedettini che grazie agli interventi di bonifica dei terreni favorirono la crescita e lo sviluppo della popolazione. Agli inizi del 1400 il territorio è soggetto alla dominazione Veneziana, che attraverso la classe nobile contribuisce alla costruzione di numerose ville, come la suggestiva ed imponente Villa dei Vescovi, opera di Falconetto e Villa Tolomei con un parco realizzato da Giuseppe Jappelli. Nei primi secoli del 1500 i monaci Camaldolesi ricostruirono l’Eremo del Monte Rua edificato nel 1339, sviluppando dal 1532 al 1587 una stamperia, che grazie allo sviluppo ed alla crescita produttiva porta i religiosi ad ingrandire la biblioteca, che accolse nei secoli numerosi patrimoni librai. Tra Seicento e Settecento la cittadina ospitò l’insigne latinista Jacopo Facciolati, fino a diventare a cavallo tra Settecento ed Ottocento una capitale letteraria di incontro tra i maggiori letterati ed intellettuali di Padova. A Torreglia visse e lavorò per molti anni il pittore Roberto Ferruzzi, il musicista Cesare Pollini e l’insigne Giuseppe Barbieri, maestro di diritto, filosofia ed estetica all’Università di Padova. Grazie alla visita di illustri personaggi la cittadina diventa un importante centro di soggiorno e di visita, inducendo la costruzione di una linea tramviaria che la colleghi al centro patavino, viene inaugurato così, nel 1911 la prima linea di tram elettrico del territorio
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