Alcuni rinvenimenti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti umani a partire dall’età del bronzo. Il toponimo deriva, probabilmente, dall’evoluzione dell’espressione latina POTMEO rovo come si ricava da un documento del XV secolo nel quale si fa riferimento a una visita pastorale. La sua storia è piuttosto avara di avvenimenti particolari, sembra seguire così molto da vicino quella di Monselice: era, infatti, punto di passaggio obbligato dall’Adige per il territorio monselicese. Il suo patrimonio storico-architettonico non si mostra particolarmente ricco di monumenti. Il documento che ricorda la visita pastorale del XV secolo fa riferimento alla chiesa di Santa Maria, abbattuta dopo la visita e ricostruita nel XVI secolo; fu nuovamente riedificata nel XVIII secolo e più volte rimaneggiata fino al XX secolo, quando fu terminata la facciata. Non lontano dalla chiesa si trova l’ex palazzo Mani al cui interno vi sono stanze affrescate secondo i canoni manieristici del XVII e XVIII secolo.
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