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GAZZO

Secondo il Muratori, il termine Gazzo deriva dal longobardo “Gaium” “Gazium” “Gagium” che significa selva, per cui si presume ragionevolmente che anticamente nel territorio del Comune vi fosse un bosco e questo viene anche comprovato da documenti ecclesiastici della diocesi di Vicenza.

Ma ci sono altre ipotesi sul nome del Comune.

Potrebbe anche derivare dal tedesco “gans” che significa oca, dato dagli Ottoni quando nella seconda metà del 1600 scesero dal nord in Italia; nel passato anche recente, infatti, Gazzo era detto “il paese delle oche”.

Ultima ipotesi è quella legata all’uccello gazza che si trova riprodotta in antichi stemmi del comune.

Il primo documento che parla di Gazzo è del 1187 , quando il Vescovo di Vicenza consegnò come possedimenti a Guido Alberti di Montorso il territorio per farlo disboscare.

Nel periodo del Medioevo poi, il Comune è stato luogo di lotte tra Sigismondo d’Ungheria (con i Carraresi) e Venezia.

Nel frattempo è continuata l’azione di disboscamento tanto che nel XIX secolo il paesaggio era completamente cambiato e al posto di boschi vi erano diverse paludi e acquitrini.

Quando il Veneto entrò nell’Italia Gazzo era famoso per le risaie (appartenute per anni alla famiglia nobile dei Diedo).

Gli abitanti vivevano però in condizioni difficili con un’agricoltura essenzialmente di sussistenza o come braccianti, in questo periodo la maggior parte delle abitazioni era costituita da “casoni” con il tetto di paglia.

      

 

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