curiosità stroriche padovane  1°

CASTELBALDO

Il suo territorio fu ceduto dal monastero di Santa Maria della Vangadizza di Badia Polesine ai signori di Padova. Su progetto degli architetti Leonardo Bocca Leca e Fra’ Giovanni degli Eremitani, fu fatta costruire verso la fine del XIII secolo una fortificazione per proteggersi dagli attacchi della vicina Verona e per controllare i traffici commerciali che si svolgevano lungo l’Adige.

Il suo toponimo, perciò, deriva da Lambertuccio de’ Frescobaldi che fu podestà di Padova in quel periodo. Occupando una posizione geograficamente strategica, rivestì un ruolo importante durante la rovinosa guerra veneto-carrarese. A partire dalla sua incorporazione nella repubblica di Venezia, avvenuta nel 1405, perse la funzione di centro di difesa dalle aggressioni nemiche e di monitoraggio dell’importante via d’acqua di comunicazione. Caduta la Serenissima, subì prima l’occupazione napoleonica e successivamente la dominazione austriaca fino al 1866, anno in cui si verificò l’annessione del Veneto all’Italia.

La sua storia seguente non mostra avvenimenti di particolare rilievo e segue quella del resto della provincia. Il patrimonio storico-architettonico comprende: la chiesa parrocchiale, dedicata a San Prosdocimo ed edificata in un lungo lasso di tempo che va dal 1783 al 1932; la chiesa di Santa Maria della Neve e di San Zeno, risalente alla fine del Seicento; la cappella di Santa Margherita; la chiesetta del Buon Consiglio della prima metà dell’Ottocento, e le rovine del monastero e della chiesa di Santa Maria dei Battù, esistenti nel 1439. Si ricorda, inoltre, presso il ponte costruito sul canale chiamato Fossa Bandizza un antico pilastro con lo stemma comunale di Padova che segna il confine con il territorio della provincia di Verona.

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