Nato e sviluppatosi a più riprese nel corso dei secoli lungo il prolungamento del "Cardo Massimo" della città che extra pomerium (fuori dai confini cittadini) diventava la via Consolare "Aurelia Copta", asse portante della centuriazione Romana che si estendeva circa dall'odierna Cadoneghe a Camposampiero…e oltre, il quartiere Nord di Padova ha avuto uno sviluppo impensabile soprattutto nel secondo dopoguerra, raggiungendo dimensioni e numeri tali da essere confrontabili con quelli di una città autonoma. Ecclesiasticamente il territorio apparteneva in gran parte alla 'Prepositura della Santissima Trinità' di Codalunga (Caolonga), dal toponimo popolare con il quale veniva indicato il prolungarsi del borgo fuori della porta cittadina. Questa veniva detta "della Santissima Trinità" perché situata proprio nei pressi dell'omonima chiesa (cfr. pianta di A. Maggi del 1448 ca.). La chiesa antica, che fu demolita durante il 'guasto' realizzato tra il 1513 ed il 1520 intorno alle mura 'veneziane' di Padova, doveva sorgere circa dove ora si trova "palazzo Sarpi" (uffici comunali - ex Ceat). Nel 1860 il territorio ecclesiastico della Prepositura della Santissima Trinità passava alla (nuova) parrocchia dell'Arcella insediata nel santuario di Sant'Antonino, la quale si estendeva dalla porta di Codalunga (quindi dalle mura cinquecentesche) fino a Ca' Magno, ossia al ponte dell'autostrada A4 (strada "Gallina", via Ferrero). La frazione di Pontevigodarzere usufruiva, prima della costruzione della chiesa attuale (1922/3) dell'oratorio annesso a Ca' Combi, cappella privata dedicata prima a Sant'Antonio poi San Giovanni Battista e soggetta all'Arcipretale di Torre. L'avvenimento si articola in due momenti: il 13 giugno quando il Santo arriva e muore all'Arcella, e il 17 Giugno (dopo quattro giorni di contese) quando un immenso corteo di popolo e autorità cittadine trasporta la salma dall'Arcella a Santa Maria Mater Domini (dove ha sede l'attuale basilica del Santo), attraversando Capodiponte ed entrando in città da Ponte Molino. Per questi avvenimenti memorabili l'Arcella (in senso esteso) entrerà nella storia cittadina ed in quella più ampia della devozione Antoniana diffusa in tutto il mondo.
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