Dopo le devastanti incursioni dei popoli provenienti dal Nord Europa, che annientarono la città e ridussero la popolazione allo stremo, Padova non si perse d’animo e, a partire dai primi anni subito dopo il Mille, la città cominciò a ripopolarsi e ad intrecciare fitti rapporti commerciali con le città vicine e soprattutto con la nascente Venezia, instaurando un’intensa e progressiva crescita demografica, sociale, economica ed urbanistica che raggiunse il suo splendore nel Trecento, secolo d’oro di Padova. La presenza dell’Università, fondata nel 1222, sin dall’inizio attrasse in città intellettuali e personalità da tutta Europa, favorendo uno slancio culturale e di creatività umana ineguagliato e destinato a durare nei secoli, la circolazione di teorie, idee e dottrine diverse, una sete di conoscenza e sapere che portò a un formidabile sviluppo scientifico e tecnico, a volte in contrasto con la dottrina tradizionale ma per lo più in grado di esprimere adeguatamente le proprie scoperte in una forma compatibile con i canoni dell’autorità religiosa e con il livello culturale dell’epoca. Tutto ciò portò a figurazioni e testi oggi spesso per noi incomprensibili, che stimolano la nostra curiosità intellettuale e ci sfidano a capire il modo di pensare e di esprimersi dei nostri antenati, così diverso dal nostro e perciò spesso considerato gravido di misteri. Di questo periodo ricco e fecondo, ma ancora oggi per molti aspetti sconosciuto ed enigmatico, rimane testimonianza in tantissimi luoghi e segni carichi di mistero e di leggende. |