Oltre Teolo e passando ai piedi della famosa. Rocca Pendice, si giunge a Castelnuovo che è il più alto paese che si trovi sugli Euganei perché è posto a 296 metri sul livello del mare. Risulta che quel luogo era abitato fino dagli antichissimi tempi, e lasciando a parte gli Euganei, popolo preistorico, abbiamo sicure tracce di suoi abitanti dell'epoca romana. Una lapide trovata sul posto e che il Furlanetto ci trascrive. c'informa che una donna chiamata Aula Placida eresse un monumento a Porciliano suo marito, che era un cittadino romano patavino importante ed illustre. Nel medioevo era colà un castello della famiglia Maltraversi, che dal sito aggiunse al suo nome quello di Castelnuovo. Una figlia di Bontraversio dei Maltraversi da Castelnuovo fu moglie di Ezzelino, ed un'altra nel 1263 entrò come sposa in casa dei da Carrara, cioè in quel ramo di essa che fino dal 1250 aveva cominciato a chiamarsi Papafava. Pochi passi prima di arrivare a Castelnuovo vi è una rupe, la cui cima è sporgente verso la pianura e che fa paura a chi ci passa sotto. Su quella rupe era un altro piccolo castello ed una chiesetta dedicata a S. Biagio. nome che conserva ancora la rupe, benché da molti secoli chiesa e castello siano scomparsi. Risulta però che la chiesa esisteva ancora nel 1548, ma in tale cattivo stato da dover essere riedificata. e lo fu infatti. ma non in quel posto bensì vicina al paese dove vedesi tutt'ora e venne fatta parrocchiale nel 1604 da Marco Cornaro Vescovo di Padova. In detta chiesa vi è un quadro prezioso di Paolo Caliari detto il Veronese, nel quale il celebre artista rappresentò il martirio di S. Biagio. Dietro alla chiesa vi è una cima montuosa dalla quale si gode uno dei più bei panorami fra i tanti che offrono i nostri ameni colli Euganei.
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